SHINOHARA TAKAYUKI – LA MOSTRA A VENEZIA

La mostra delle opere Sumi-e del Maestro Shinohara Takayuki si terrà al Palazzo delle Prigioni a San Marco, Venezia dal 2 al 23 maggio 2012.

 

La mostra delle opere Sumi-e del Maestro Shinohara Takayuki si terrà al Palazzo delle Prigioni a San Marco, Venezia dal 2 al 23 maggio 2012.

Grazie al diretto coinvolgimento di David Sossella, sensei di Aikido, Manifactory ha potuto contribuire alla realizzazione di questa splendida mostra fortemente voluta dall’Accademia di Aikido e Cultura Tradizionale Giapponese.

Il Maestro Shinohara Takayuki, dopo aver visitato la sala espositiva a Venezia, ha notato che il luogo, lungi dall’essere un asettico spazio espositivo, ha una “presenza” e una forza propria, che non possono essere ignorate.
Il Maestro ha quindi deciso di realizzare diverse opere ex novo per l’occasione, in modo che esse possano dialogare in maniera armoniosa con la sede espositiva. Inoltre il Maestro Shinohara, realizzerà dal vivo, in loco, di una grande opera durante l’inaugurazione del 10 maggio 2012 ore 18:30.

Brevi cenni sulla pittura Sumi-e
Con i termini giapponesi sumi-e e suibokuga, oppure con la parola cinese shuimohua, si indica uno stile pittorico monocromatico dell’Estremo Oriente che utilizza solo inchiostro nero, il sumi, in varie concentrazioni.
Questa tecnica nacque in Cina durante la dinastia Tang (618-907), consolidandosi con la dinastia Song (960-1279). Fu introdotta in Giappone a metà del XIV secolo da alcuni monaci buddisti Zen, crescendo in popolarità fino al suo periodo di massimo splendore, nell’era Muromachi (1338-1573).
Strumenti
Come nell’arte della calligrafia, l’artista prepara il proprio inchiostro (il sumi) polverizzando delle barrette contro un’apposita pietra (suzuri), oppure può utilizzarne di pronti.
I pennelli sono simili a quelli per la calligrafia, fatti di bambù con peli di capra, bue, cavallo, pecora, coniglio, martora, tasso, cervo, cinghiale o lupo. La punta del pennello è assottigliata, caratteristica indispensabile allo stile sumi-e.
Ogni pennello produce degli effetti diversi: quelli piccoli di peli di lupo possono fare linee sottili, quasi come quelle delle biro; quelli di pecora, del tipo chiamato grande nuvola, assorbono acqua ed inchiostro in grande quantità, lasciando sulla carta una traccia di inchiostro con una miriade di sfumature che vanno, gradualmente, dal grigio al nero.
Le linee tracciate non possono più essere cancellate o modificate: questa tecnica infatti richiede concentrazione, pratica e un grande talento.

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